domenica 17 giugno 2007

Curiosità: le pile di Volta e l'incendio del 1899

Come accennavo nel post precedente, le pile di Volta esposte al gabinetto nel museo non sono quelle originali.

I manufatti veri, quelli realizzati da Alessandro Volta, sono andati distrutti in un incendio a Como nel 1899, proprio in occasione dell' Esposizione per il centenario della pila, ironia della sorte. Si trattava di un'esposizione importante che riuniva i principali industriali italiani e del mondo, nonché le recenti invenzioni in presenza dei più importanti nomi della scienza dell'epoca. Ad inaugurare l'evento presenziò addirittura re Umberto I.

Sabato 8 luglio, cinquanta giorni dopo l’inaugurazione, "la Fata Bianca" (come era chiamata l'Esposizione) venne completamente divorata da un violento ed improvviso incendio, probabilmente causato da un corto circuito. In 45 minuti era ridotta ad un enorme ammasso di macerie fumanti. L'incendio scoppiò alle 9.45 ed alle ore 10.30 tutto era cenere, calcinacci e ferro annerito e contorto. Alle undici il vasto incendio era quasi spento.

Quel poco che era rimasto fu raccolto in una sala del Museo Civico "Paolo
Giovio" e, sotto la guida di collaboratori e consulenti esperti in materia, si giunse a comporre la serie distrutta degli strumenti da affiancare a quelli originali e ai ricordi personali di Alessandro Volta, mentre in un chiosco della nuova Esposizione vennero messe in mostra le fotografie, le copie dei cimeli e altri avanzi recuperati dall'incendio.

Successivamente, i cimeli "sopravvissuti" e le ricostruzioni furono collocate nel Tempio Voltiano, inaugurato nel 1928.

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